Torre di Mosto is a small town in the Veneto countryside between the river Livenza and the canal Brian, located 50 km north of Venice. Green is the color that still dominates the surrounding landscape, although it’s gradually thinning out because of a ruling class of lowest level. On the road sign it reads “town of eels” (bisat it is the Venetian dialect for eel), and in fact it takes place here a celebration dedicated to this fish, that they say to be the best when caught in the Livenza’s waters. With a similar premise, Torre di Mosto is the ideal place for a world championship.

Torre di Mosto è un piccolo paese immerso nella campagna veneta tra il fiume Livenza e il canale Brian, situato 50 km a nord di Venezia. Verde è il colore che ancora domina il paesaggio circostante, anche se sta progressivamente diradando a causa di una classe dirigente di livello infimo. Sul cartello stradale si legge “paese dell’anguilla” (“bisat” ne è il nome dialettale veneto), e infatti qui annualmente a maggio si svolge una festa dedicata proprio a questo pesce che, dicono, essere il migliore quando catturato nelle acque del Livenza. Con una premessa del genere, Torre di Mosto è il luogo ideale in cui disputare un campionato del mondo di pesca sportiva.

 

 

Under the road sign with the name of the town there’s another one with a different color, only apparently uninteresting. No comments are necessary for the words added by the hand of a poor idiot, instead I want to dedicate a few lines to a story that almost nobody knows and that regards the carabinieri, founded by the Savoy dinasty a couple of centuries ago and that can be considered something similar to the French National Gendarmerie. Jokes aside, if you ask to an Italian to tell something concerning the carabinieri, almost always you’ll get two answers: Salvo D’Acquisto and the arrest of Pinocchio, tragic normality mirroring the big problem that Italic people have with their recent common history and more generally with the substandard quality of their school system. I then try to give you some more information. There are two versions about the events that led to the political unity of the peninsula: the official one celebrated and paraded a couple of years ago on the occasion of the 150th anniversary of the kingdom of Italy’s birth (about prodigious exploit plenty beyond the limit of human possibility…) , and another corresponding to the reality of historical events that has always been opposed by the official storiography, a version that talks about thefts of legitimate kingdoms, of deception, of corruption, of Masonic lodges, of the British Empire, and especially of violence. Lot of violence. In all this what was the role of the carabinieri? Simple: they were used together with other military forces, first of all the bersaglieri, on several occasions to subdue the southern people; in particular in the 1860-70 decade, years in which blood literally flowed in rivers. A small part of that truth you will read in articles I will publish later, but now I conclude by telling another job in which the carabinieri were employed: that of the executioner, as also reported in their official website. During World War I they were to carry out the death sentences under the military Savoy code: more than seven hundred ended up as you can see in the scenes of this film by Francesco Rosi, which resulted some trouble to the director. Many condemned people were poor southern illiterate peasants send to the slaughter to execute absurd orders givern by rogues with starlets. How many things can tell an ordinary road sign.

Sotto il cartello con il nome del paese ve ne è un altro di tono e colore diverso, solo in apparenza poco interessante. Non meritano commenti le parole aggiunte con il pennarello dalla mano di un povero idiota; qualche riga la voglio invece dedicare a una storia che quasi nessuno conosce e che riguarda proprio l’arma dei carabinieri, fondata dai Savoia un paio di secoli fa e che può essere considerata qualcosa di simile alla Gendarmerie francese. Barzellette a parte, se chiedete a un italiano di raccontare qualcosa che riguardi i carabinieri quasi sempre riceverete due risposte: Salvo D’Acquisto e l’arresto di Pinocchio, tragica normalità rispecchiante il grosso problema che le genti italiche hanno con la loro recente storia comune, e più in generale con la scadente qualità del loro sistema scolastico. Provo allora darvi qualche informazione in più, di quelle che non si trovano su Wikipedia. Esistono due versioni relative alle vicende che portarono all’unità politica della penisola: quella ufficiale festeggiata un paio di anni fa in occasione del 150° anniversario della fondazione del regno d’Italia (narrante di imprese prodigiose abbondantemente oltre il limite delle umane possibilità…), e un’altra corrispondente alla realtà degli eventi storici da sempre osteggiata dalla storiografia ufficiale, una versione che parla di furti di regni legittimi, di inganni, di corruzione, di logge massoniche, di Impero Britannico, e soprattutto di violenza. Molta violenza. In tutto questo cosa centrano i carabinieri? Semplice: furono impiegati assieme ad altri corpi militari, primi fra tutti i bersaglieri, per sottomettere a più riprese il popolo meridionale; in particolare nel decennio 1860-70, anni in cui il sangue scorse letteralmente a fiumi. Una piccola parte di quella verità ottocentesca la leggerete negli articoli che pubblicherò più avanti, ora concludo raccontandovi un’altra mansione in cui venivano impiegati i carabinieri: quella del boia, come potete leggere anche nelle pagine del loro sito ufficiale. Durante la prima guerra mondiale furono loro a eseguire le sentenze capitali previste dal codice militare sabaudo: a centinaia finirono come potete vedere nelle scene di questo film storico di Francesco Rosi che procurò al regista molti problemi. Molte volte i condannati erano poveri contadini analfabeti del sud mandati al macello per eseguire ordini assurdi impartiti da canaglie con le stelline. È sorprendente quante cose sia in grado di raccontare un banalissimo cartello stradale.

 

From the sacred to the profane: outside a shop in the center of Torre di Mosto there was a noticeboard with a couple of newspaper articles apparently uninteresting. Apparently…

Dal sacro al profano: fuori da un negozio nel centro di Torre di Mosto c’era una bacheca con appesi un paio di articoli di giornale apparentemente poco interessanti. Apparentemente…

 

An exhibition not to miss, after all this is the town of the bisat… and then we are still in Italy…

Una mostra da non perdere, del resto se questo è il paese del bisat… ed è pur sempre ancora Italia…

 

A few days before of the championship I was in a small fishing shop in Jesolo, another little country town north of Venice. Until a few years ago Jesolo was only… Jesolo, then certain characters began to be elected as mayor and like magic the country town became “City of Jesolo, The City Beach” (they began to aping Miami!!). Just as happened to my tiny rural town, Eraclea, which in the same way magically became “City of Eraclea “… Better get back to serious things.

Qualche giorno prima dell’inizio del mondiale sono stato in un piccolo negozio di pesca di Jesolo, altro paesotto di campagna a nord di Venezia. Fino ad alcuni anni fa Jesolo era solo… Jesolo, poi iniziarono ad esservi eletti alla carica di sindaco certi personaggi e come per magia il paesotto di campagna si è trasformato in “Città di Jesolo, The City Beach” (si sono messi a scimmiottare Miami!!). Proprio come è successo al mio minuscolo paesino di campagna, Eraclea, che altrettanto magicamente si è trasformato in “Città di Eraclea”… Meglio tornare alle cose serie.

That day in the Vasco and Samuele’s shop there were strange faces never seen before, foreigners who were there because someone had explained to them how fishing the mullets of the canal Brian. Great thing to know the habits of the local anglers when you have to fish on an unknown wather: a good information is the basis upon which rests the success, in any field.

Quel giorno nel negozio di Vasco e Samuele c’erano strane facce mai viste prima, stranieri che erano lì perché qualcuno doveva aver spiegato loro come andavano pescati i cefali del canale Brian. Buona cosa informarsi sulle abitudini dei pescatori locali nel momento in cui si deve affrontare un campo di gara sconosciuto: l’informazione è la base su cui poggia il successo, in qualsiasi ambito.

Groundbait for mullets proposal under the store name and a commercial one, both valid solutions when used in the correct way.

Pastura artigianale per cefali proposta con il marchio del negozio e un prodotto commerciale, entrambe entrambe valide soluzioni quando usate nel modo corretto.

The group of foreigners discusses about hooks with Vasco Lucchetta, hooks for a widely used bait by local anlgers.

Il gruppetto di stranieri discute di ami con Vasco Lucchetta, ami per un’esca da cefali diffusamente usata dai pescatori locali.

Some series of Japanese products: the best of the best.

Alcune serie di prodotti giapponesi: il meglio del meglio.

This is absolutly the most widely used one when fishing for mullets in the amatorial way: Gamakatsu LS- 3120N.

Questa è in assoluto la più utilizzata nella pesca amatoriale dei cefali: l’LS-3120N di Gamakatsu.

 

What it makes particular this serie is the presence of two barbs on the shank which serve to retain the bait. It’s a model designed for sea fishing but can be also used is in inland waters. A curiosity: the word size is written twice and twice gives different numbers. Really strange this apparent confusion for a Japanese brand.

Ciò che la rende particole è la presenza di due ardiglioni sul gambo dell’amo aventi lo scopo di trattenere l’esca. È un modello progettato per la pesca in mare ma che trova impiego anche nelle acque interne. Una curiosità: la parola “size” è scritta due volte e per due volte riporta numeri differenti. Strano davvero questa apparente confusione da parte di un marchio giapponese.

Samuele shows two interesting things that supposedly can make the difference in a canal connected to the sea like the Brian: a booklet and a bait box.

Samuele mostra due cose interessanti che teoricamente dovrebbero fare la differenza nella pesca in un canale come il Brian collegato al mare: una scatola di esche e un libretto.

The white bait box hold in the Samuele’s right hand contents a marine annelid called arenicola, or tremolina, and is absolutely the most used bait for mullet fishing in Venice area. The arenicola can be successful during the mid-low level competitions because fouillies and vers de vase are prohibited. Intead, in the world championship they will be allowed, baits that mullets like a lot: in competitions like this one the use of arenicola loses its meaning.

La scatola bianca nella mano destra di Samuele contiene un anellide marino chiamato arenicola, o tremolina, ed è in assoluto l’esca più utilizzata nella pesca dei cefali in questa zona della penisola. L’arenicola può risultare vincente durante le gare di medio basso livello, ma questo perché è proibito l’uso di fouillies e vers de vase. Durante il mondiale saranno invece consentiti, esche che i cefali gradiscono molto: in gare come queste l’uso della tremolina perde di significato.

The arenicola lives hidden in the mud and has teeth with which will try to bite the anglers’ fingers. They are tiny structures that can provide at most a little tickle. I remember an episode of Dirty Jobs with Mike Rowe engaged to find annelids similar to the Italian arenicola, and the first appreciable difference between the two species was the dimension: the Yankee one is bigger and equipped with teeth capable of biting painfully. Watch that episode: Vasco often works in the same way.

Vive nascosta nel fango e ha dei dentelli con cui cercherà di mordervi le dita. Sono minuscole strutture che al massimo possono procurare un po’ di solletico. Ricordo una puntata di Dirty Jobs in cui Mike Rowe si cimentava nella raccolta di anellidi simili all’arenicola, e la prima differenza apprezzabile tra le due specie stava nelle dimensioni: quella yankee è molto più grande e sopratutto è dotata di denti in grado di mordere dolorosamente. Se avete qualche minuto da perdere, guardatevi quella puntata: Vasco lavora molte ore in quel modo negli arenili della laguna di Venezia.

 

The large larva of Galleria mellonella, a small butterfly parasite of the beehives. It is an excellent bait for the big rudds hide in the the opposite bank reeds of the Brian.

Camola del miele, ovvero la grossa larva di mellonella, una piccola farfalla parassitante i favi di api. È un’eccellente esca per tentare le grosse scardole stazionanti nel canneto sulla riva opposta del canale Brian.

This picture gives an idea of mellonella’s larva size. The hook used for it must be proportionate.

Questa foto offre l’idea delle dimensioni della larva di mellonella. Anche la misura dell’amo usato per innescarla dovrà essere proporzionata.

Tebo, or the larva of a South American moth. It’s still larger than the mellonella one and those at the bottom in the picture are orsetti (litterally “little bears”), similar to maggots but bigger. Despite of arenicole wich are exclusively wanted for sport fishing, all these larvae are produced for birds and reptiles breedings and have been used as bait for the result that can offer under certain conditions. Also the tebo is appreciated by the big rudd.

Tebo, ovvero la larva di una falena sudamericana. È ancora più grande della Mellonella e quelle che intravvedete in basso nella foto sono orsetti, simili ai bigattini ma più grossi. Queste larve vengono prodotte per l’alimentazione di uccelli e rettili, e sono state adottate come esche per il rendimento che sanno offrire in determinate condizioni. Anche il tebo è apprezzato dalle grosse scardole del Brian.

The tide predictions booklet of the Venice area offers an idea about trends and strength of the current. However, the values that you can read are refer to a specific point near the lagoon city and are subject to changes at different coast points, up to several minutes in the case of inland waters many kilometers away from the sea.

Il libretto delle previsioni di marea della zona di Venezia permette di farsi un’idea sull’andamento e sulla forza della corrente che può interessare un corso d’acqua. Tuttavia i valori che vi leggete sono riferiti a un punto preciso nei pressi della città lagunare e sono suscettibili di variazioni in punti diversi della costa, anche di parecchi minuti nel caso di acque interne distanti chilometri dal mare.

 

Our days were Saturday 8 and Sunday 9, June; it was a period characterized by moonless nights. The design tells about a tide rising until noon, then we should expect a current that moves from downstream to upstream. Nevertheless things may appear different: there’s gates near the mouth of the canal, movable bulkheads that when closed impede the current movement. The Brian water could be perfectly still even in case of extreme tidal changes.

I giorni che ci interessano sono sabato 8 e domenica 9 giugno, un periodo caratterizzato da notti senza luna. Il disegno racconta di maree crescenti fino a mezzogiorno, quindi ci si dovrebbe attendere una corrente che si muove da valle verso monte. In realtà le cose possono presentarsi diverse: esiste un’opera di sbarramento nei pressi della foce del canale, paratie che quando sono chiuse impediscono il movimento dell’acqua. L’acqua del canale Brian potrebbe mostrarsi perfettamente ferma anche in caso di variazioni estreme di marea.

 

Group photo for some members ot the AJVPS Timis-Team Lugoj (Romania). From left: Florin Cojocariu, Alin Boldea, Eugen Baltac and Cosmin Darii.

Foto di gruppo dell’AJVPS Timis-Lugoj Team (Romania). Da sinistra: Florin Cojocariu, Alin Boldea, Eugen Baltac e Cosmin Darii.


Category: Matchfishing

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6 risposte a 2013 Word Championship for clubs – Canal Brian (1/3)

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