That was the first time that I took part to the HuntingShow of Vicenza, a city located midway between Venice and Verona, and frankly I was not expecting a show so great. Much of the exhibition space was occupied by stands of hunting products companies, nevertheless the area used for predator fishing and flyfishing was also large.
Questa è stata la prima volta che partecipavo all’HuntingShow di Vicenza, città situata a metà strada tra Venezia e Verona, e francamente non mi aspettavo una fiera così grande. Gran parte dello spazio espositivo era occupato dagli stand delle aziende di prodotti venatori, ma ampia era comunque l’area destinata alla pesca dei predatori e al flyfishing.
As soon as I left the car in the park lot, the first thing that greeted my eyes was the number of policemen present at the entrance, quite obvious if you think about how many weapons were on display. But there was another reason to justify such a massive presence, a reason that I would discover later.
Lasciata l’auto in parcheggio, la prima cosa che saltava all’occhio era il numero di poliziotti presenti all’ingresso, cosa abbastanza ovvia se si pensa alla quantità di armi esposte. C’è però un altro motivo a giustificazione di quella presenza così massiccia, un motivo che avrei compreso più tardi.
I admit it bluntly: I do not appreciate the sport of hunting, and I assure you that living in the countryside I have every reason to despise it. Nevertheless, as you can see I have dedicated several clicks to this activity: the fact that I don’t appreciate it doesn’t mean I close my eyes and look the other way like fools do. In the two hours that caffeine kept me standing up I was able to photograph many interesting things.
Lo ammetto senza mezzi termini: non apprezzo la caccia e vi assicuro che vivendo in campagna ho ottimi motivi per disprezzarla. Nonostante ciò, come potete vedere ho dedicato parecchi scatti a tale attività: il fatto che non l’apprezzi non significa chiudere gli occhi e voltarsi dall’altra parte come farebbero gli sciocchi. Nelle due ore in cui la caffeina mi ha tenuto in piedi ho potuto fotografare parecchie cose interessanti.
Interesting things, but in some cases horrendous: the ones you see are real animals stuffed and mounted on a mechanism that make them move as if they were feeding on the ground… they looked like zombies! I prefer to see the animals moving when they are alive.
Cose interessanti, ma in qualche caso anche orrende: quelli che vedete sono animali veri imbalsamati e montati su un meccanismo che li fa muovere come se si stessero nutrendo al suolo… sembravano zombi! Gli animali preferisco vederli muovere quando sono vivi.
I felt a strange sense of unease throughout the period when I was in the hunt stands to get some pictures: there was always someone pointing a weapon against me. I can assure you it’s very unpleasant to find yourself at the business end of the gun barrel.
Ho provato una strana sensazione di disagio durante tutto il periodo in cui sono rimasto a fare qualche foto negli stands della caccia: in ogni momento c’era qualcuno che mi puntava un’arma contro. Vi posso assicurare che è molto sgradevole ritrovarsi dalla parte sbagliata della canna del fucile.
It seems that in the unconscious of Italian hunters behind every bush that moves there’s always a boar in hiding, and when they realize that there wasn’t the prey they expected, the Brenneke has already done irreparable damages. The fact is that in my neck of the wood hunters really shoot at everything that moves, which causes many accidents each hunting season, some even fatal. Living in the countryside I got to know the behavior of these gentlemen; many years ago a hunter shot a turkey that was grazing in the fields and when my grandfather asked him why he did it, the guy replied that he had mistaken it for a pheasant. Then he told my grandmother: “Dear, bring Elsa back into the stable before he mistook her for a hare.” (Elsa was his mare, white as snow).
Sembra che nell’inconscio dei cacciatori italiani si nasconda sempre un cinghiale dietro a un cespuglio che si muove, e quando si accorgono che non c’era la preda attesa la Brenneke ha ormai fatto danni irreparabili. Il fatto è che dalle mie parti sparano a tutto ciò che si muove, cosa che provoca molti incidenti a ogni stagione venatoria, alcuni anche mortali. Vivendo in campagna ho avuto modo di conoscere il comportamento di questi signori: molti anni fa un cacciatore aveva sparato a un tacchino che stava pascolando nei campi e quando mio nonno gli chiese perché lo avesse fatto, il tizio gli rispose che l’aveva scambiato per un fagiano. Allora rivolgendosi a mia nonna disse: “Cara, porta Elsa nella stalla prima che la scambi per una lepre” (Elsa era la sua cavalla, bianca come la neve).
This is the only good thing that I find in hunting: the dog, too bad that many hunters don’t think alike. I avoid to explain what, for example, the Spanish do at the end of their hunting season, but instead I’ll tell you what an Italian colleague who lives in the beautiful town of Desenzano del Garda, did a few months ago . That man had a dog which for 13 years had accompanied him in his hunting, but last fall he decided that he had grown too old and buried him alive under some debris in the countryside. The dog’s cries attracted the attention of some people who passed by and since the animal had the identification tattoo it was easy for the police to track down the owner. The thing is all over the national news programs and such was the embarrassment that the hunters’ federation has preferred not to comment. The police did not consider appropriate to disclose the name of that gentleman, after all in this sad Italy criminals enjoy many protections from the law, but surely you already know it.
Questo è l’unico aspetto positivo che trovo nella caccia: il cane, peccato che molti cacciatori non la pensino come me. Evito ora di spiegarvi cosa fanno ad esempio gli spagnoli al termine della loro stagione venatoria, ma vi dirò invece come si è comportato qualche mese fa un loro collega italiano che abita nel bel paese di Desenzano del Garda. Quel signore aveva un cane che per 13 anni lo aveva accompagnato nelle sue battute di caccia, ma lo scorso autunno ha deciso che era diventato troppo vecchio e lo ha seppellito vivo sotto dei detriti in campagna. I suoi lamenti hanno attirato l’attenzione di alcune persone che passavano lì vicino; essendo l’animale dotato di tatuaggio identificativo è stato facile per il poliziotti risalire al proprietario. La cosa è finita sui telegiornali nazionali e tale è stato l’imbarazzo che la loro federazione ha preferito non rilasciare dichiarazioni. La polizia non ha ritenuto opportuno divulgare il nome di quel signore, del resto nella triste Italia i criminali godono di molte tutele da parte della legge, ma sicuramente già lo sapete.
This is a feature I have seen on many guns, that is carvings made by hand with gold trim: something classy not noticeable on commercial fishing gear, with the exception of flyfishing.
Questo è una caratteristica che ho visto su molti fucili, ovvero incisioni realizzate a mano con tanto di finiture in oro: una classe non apprezzabile sugli attrezzi da pesca comunemente in commercio, ad eccezione del flyfishing.
This is one thing I don’t like in fishing fairs: aquarium stocked with fish caught a few days before and thrown unceremoniously to the audience. The water in this tank was opaque, indicating that lacked an effective filtering system. Fortunately I did not see scenes like the ones found in the squalid aquariums of FishingShow 2010, however I would only expose them granted the presence of competent aquarists. Animals with orange eyes are triotti, roach cousins that can only be found in the northern Italic peninsula and in Dalmatia.
Questa è invece una cosa che non apprezzo nelle fiere di pesca sportiva: acquari stipati di pesci presi qualche giorno prima e gettati in pasto al pubblico senza tanti complimenti. L’acqua in questa vasca era opaca, segno che mancava un sistema di filtraggio efficace. Fortunatamente non ho visto scene squallide come quelle presenti al FishingShow 2010, ad ogni modo farei esporre solo avendo la garanzia della presenza di acquariofili competenti.
Two superb examples of the Danube salmon (Hucho hucho), central European freshwater predator. Unfortunately it is a rarity nowadays, victim of environmental changes linked to human activities.
Due superbi esemplari di salmone del Danubio (Hucho hucho), predatore delle acque dolci mitteleuropee. Purtroppo si tratta di un animale in rarefazione, vittima delle alterazioni ambientali legate dalle attività umane.
If you want to try to capture the Huchen I suggest you go to Austria and fish in rivers managed by the Gargantini family. Blindly trust the information they provide you, since they know the Austrian waters better than their own hotel.
Se volete provare a catturare degli Hucho vi consiglio di recarvi in Austria e di pescare nei fiumi gestiti dalla famiglia Gargantini. Fidatevi ciecamente delle informazioni che vi forniranno, poiché conoscono le acque austriache meglio del loro hotel.
This gentleman is called Lino Galeotti and is an avid collector of antique fishing equipment, as well as associated with the ORCA. The jewel that he holds in his hands was found near the city of Cremona and is devoid of any identifying inscription: not a name, a trademark or serial number. This is probably a prototype built by a local craftsman; some details like the black Bakelite used in the finishing of the handle and the base of the spool would go back to the Fascist period (1922-1945). Anyway it looks like a worldwide unique piece.
Questo signore si chiama Lino Galeotti ed è un appassionato collezionista di antiche attrezzature da pesca, oltre che associato alla O.R.C.A. Il gioiello che tiene tra le mani è stato rinvenuto nei pressi della città di Cremona ed è privo di qualsiasi iscrizione identificativa: non un nome, un marchio o un numero di serie. Si tratta con ogni probabilità di un prototipo realizzato da un artigiano del posto; alcuni particolari come la bachelite nera impiegata nelle rifiniture dell’impugnatura e alla base della bobina lo farebbero risalire al periodo fascista (1923-1945). Ad ogni modo pare proprio che si tratti di un pezzo unico al mondo.
The incision on the right side is to further enhance an object already remarkable in itself; similar refinements are totally unknown to the current world of coarsefishing.
L’incisione presente sul lato destro sta a impreziosire ulteriormente un oggetto di per sé straordinario; simili raffinatezze sono totalmente sconosciute all’attuale mondo del coarsefishing.
If you have at home some old fishing tackle or catalogues from another fishing era and don’t know what to do about it, I suggest you try to talk with people who collect them. It would be a shame if that material ended up being lost forever.
Se avete in casa qualche vecchia attrezzatura da pesca o dei cataloghi di molti anni fa e non sapete cosa farne, vi consiglio di provare a parlarne con chi li colleziona. Sarebbe un peccato se quel materiale finisse con l’essere perso per sempre.
I photographed one of the inside pages of a book by John Stephenson, a famous guide on the first fixed spool reel (also called spinning reel) sets from manufacturers such as Illingworth, Chippindale, Farshure, Stanley, Hardy Bros and others.
Ho fotografato una delle pagine interne di un libro di John Stephenson; si tratta di una celebre guida sui primi mulinelli a bobina fissa di produttori come Illingworth, Chippindale, Farshure, Stanley, Hardy Bros e altri.
Here it is: this is an Illingworth n° 1 made out of a patent dating back to the early years of the last century and apparently represents the ancestor of all models of fixed spool, the most commonly used in sport fishing (although I found someone who thinks otherwise). Based on the conditions of the model, it can reach the value of several thousand euros.
Eccolo dunque: questo è un Illingworth n° 1 realizzato su un brevetto risalente ai primi anni del secolo scorso e a quanto pare rappresenta il progenitore di tutti i modelli a bobina fissa, i più usati nella pesca sportiva (anche se ho trovato qualcuno che la pensa diversamente). In base alle condizioni dell’esemplare, può raggiungere il valore di alcune migliaia di euro.
The Illingworth mounted on a cork handle. If you want to see how it reels the line, then click on this link.
L’Illingworth montato sul calcio in sughero. Se volete vedere in che modo avvolge il filo allora cliccate su questo link.
As I went out to get to the car of my friend Leo, a policeman stopped me and told me to change course: “Go that other way, you should take the longer route towards those buildings,” he said to me. That was to avoid an animal rights group camped at the main entrance, people heavily insulting everyone who came out of the fair. When they realized that I was taking pictures of them, they called me names and threated me, so I did not insist; this is the only picture I could take of those people. I anticipate right now that the next few articles published on my photoblog will be a bit special: formally falling into the category Bolognaise, the famous technique invented near the city of Bologna, but in fact they will be about my other great passion: the modern history. I’ll take advantage of a day on the banks of the River Mincio and of the photos taken on that occasion to speak of past events entered in history with the name “risorgimento italiano”. Writing this I mean the real historical facts, and not the nonsense that the Italics have learnt in school (including me) and that their politicians have proudly filled their mouths with during the entire 2011, when they began to celebrate something that deserved to go about in silence. If you have French, German or Austrian friends tell them not to miss the next few articles, because they contain a story that concern them very closely.
Nel momento in cui uscivo per raggiungere l’auto del mio amico Leo, sono stato fermato da un poliziotto che mi ha invitato a cambiare strada: “Vada da quell’altra parte, faccia il giro più lungo verso quei palazzi”, così mi disse. Il problema da evitare era un gruppo di animalisti posizionati difronte all’ingresso, gente che insultava pesantemente tutti coloro che uscivano dalla fiera. Quando si sono accorti che li stavo fotografando mi hanno rivolto ogni sorta di insulto e di minacce, sicché non ho insistito; quella che vedete è l’unica foto che ho potuto scattare a quelle persone. Vi anticipo sin d’ora che i prossimi articoli pubblicati sul mio photoblog saranno un po’ particolari: rientreranno formalmente nella categoria Bolognaise, relativa alla famosa tecnica inventata dalle parti di Bologna, ma nei fatti asseconderanno un’altra mia grande passione, quella per la storia moderna. Approfitterò di una giornata trascorsa sulle sponde del fiume Mincio e delle foto scattate in quella occasione per parlarvi degli eventi passati alla storia con il nome di “risorgimento italiano”. Nello scrivere questo intendo dire i veri fatti storici, non le fesserie che gli italici hanno studiato a scuola (compreso chi scrive) e di cui i loro politici si sono riempiti orgogliosamente la bocca durante tutto il 2011, quando si sono messi a festeggiare una cosa che meritava di passare sotto silenzio. Se avete amici francesi, tedeschi o austriaci dite loro di non perdersi i prossimi articoli, perché conterranno una storia che li riguarda molto da vicino.